Crisi, chi ha già visto la luce in fondo al tunnel
Reuters – 22/04/2009 17:31:03
22 aprile (Reuters) – Oggi il Fmi ha peggiorato la propria previsione sulla crescita globale tagliandola al -1,3% per il 2009 a vede una ripresa nel 2010 dell’1,9% a un ritmo più lento di quanto atteso in precedenza.
Da qualche settimana però c’è anche chi inizia a parlare di cauto ottimismo e di luce intravista in fondo al tunnel della crisi, come — sempre nella giornata di oggi — il rapporto mensile dell’Abi. Ecco, a ritroso, alcune dichiarazioni sulla situazione economica, dalle più recenti e cautamente positive a quelle più cupe di qualche mese fa.
ABI
Roma, 22 aprile – “Sebbene le previsioni sulla crescita per il 2009 si siano fatte nelle ultime settimane sempre più pessimistiche [...], complice la pesante eredit à lasciata dalle marcate contrazioni del Pil del quarto trimestre dello scorso anno e i molti segnali negativi che provengono dalla maggior parte degli indicatori congiunturali, alcuni spiragli di luce sembrano cominciare a intravedersi in fondo al tunnel della crisi”.
GIULIO TREMONTI
Roma, 19 aprile – “La paura di un crollo delle Borse e della finanza mondiale mi sembra finita e la gente ha tirato un sospiro di sollievo perché è caduto l’incubo degli incubi. L’apocalisse non c’è stata”
GIULIO TREMONTI
Berlino, 17 aprile – “La mia impressione, in base a dati e a opinioni che vengano espresse è che mi sembra escluso nell’Est Europa e negli Usa il rischio di apocalisse, di un Armageddon finanziario”
LORENZO BINI SMAGHI
Berlino, 17 aprile – “Non ho previsioni nuove sulla ripresa, la settima prossima ci saranno le stime del Fmi. Ogni nuova stima parte da una base inferiore, ma lo schema è lo stesso: entro fine anno, inizio anno prossimo, riteniamo di poter vedere i primi segnali di miglioramento”
EMMA MARCEGAGLIA
Roma, 16 aprile – “Certo la congiuntura rimane complicata, ma emerge qualche debole indicatore che il peggio lo abbiamo visto”
GIANFRANCO FINI
Roma, 8 aprile – “Sono grandi e diffuse le preoccupazioni per la crisi che stiamo vivendo anche perché le previsioni, che in rapida successione vengono aggiornate dagli istituti di ricerca, non offrono segnali particolarmente incoraggianti a tal punto che anche la possibilità di una inversione nel prossimo anno del ciclo negativo potrebbe rivelarsi illusoria”
GAETANO MICCICHÈ
Mosca, 6 aprile – “Mi auguro che smettano presto di soffrire tutte e due: sia le imprese italiane che le russe guardano alle cose con prudente positività. Da quello che ci dicono le aziende da qualche settimana incominciano a riprendere gli ordini”
RENATO BRUNETTA
Cernobbio, 4 aprile – “Stiamo attenti. Prima ci siamo fasciati la testa forse eccessivamente; adesso non vorrei che per vedere per forza la fine della crisi noi ci illudiamo”
MARIO DRAGHI
Praga 3 aprile – “Ci sono segnali che rallenta il deterioramento dell’economia”
SILVIO BERLUSCONI
Roma, 31 marzo – “Prima non hanno previsto nulla, poi fanno le previsioni un giorno sì e un giorno no. Ma statevi zitti”
GIULIO TREMONTI
Milano, 30 marzo – “La crisi è finita? Not yet, per dirla all’inglese. Però ho oggettivamente profondo senso di fiducia e speranza comparativamente rispetto al resto e considerando la storia e il presente di questo Paese. Non voglio avere un eccesso di fiducia, ma credo che non bisogna cadere nell’eccesso opposto di una insistita retorica e continuata sfiducia”
GUGLIELMO EPIFANI
Roma, 27 marzo – “Non è così, ne saremmo lieti ma non è così. Non siamo neanche al picco [della crisi] che arriverà nel secondo trimestre del 2009″
GIULIO TREMONTI
Taormina, 26 marzo – “Se andiamo a vedere alcuni indicatori empirici vediamo che per ora emergono alcuni dati positivi. La quantità di export che si muove nei porti italiani, nel commercio extra europeo, ebbene lì i dati indicano la fine della caduta e, all’opposto, una relativa tenuta. Lo stesso riguarda un altro indicatore: le Poste, la quantità di lettere e di pacchi spediti. Era scesa e si è stabilizzata. E lo stesso riguarda il traffico sulle nostre autostrade”.
GIULIO TREMONTI
Taormina, 26 marzo – “La mia impressione è che la fase del rischio di Armageddon sia terminato… che in America sia stato forse gestito e superato”
SILVIO BERLUSCONI
Bruxelles, 20 marzo – “Come una malattia che si è manifestata ma della quale non conosciamo ancora tutti gli effetti collaterali: potrebbe esserci inappetenza…”.
GIULIO TREMONTI
Roma, 18 marzo – “L’Italia non è al collasso. Sento dire che quando passerà la crisi tornerà la differenza con gli altri Paesi: io non ci credo, gli altri sono indebitatissimi”
EMMA MARCEGAGLIA
Bologna, 17 marzo – “Continuo a pensare che verso fine anno potremmo vedere un miglioramento della congiuntura. Fare previsioni ora è impossibile, ma dei segnali di ripresa a fine
2009 potrebbero arrivare dal miglioramento della situazione cinese; per esempio sono ripresi gli ordini di acciaio, del commercio di materie prime e dei noli”
EMMA MARCEGAGLIA
Palermo, 14 marzo – “La crisi si sta aggravando e servono
soldi veri su alcuni punti essenziali. La crisi è un’emergenza vera, non una boutade mediatica… è il momento di usare il linguaggio della verità, perché rischiamo di perdere i veri campioni del made in Italy”.
GIORGIO NAPOLITANO
Roma, 7 marzo – La crisi “dà segni di ulteriore aggravamento che non di allentamento”.
CLAUDIO SCAJOLA
Roma, 18 febbraio – “Basta con questi corvi. Sono perplesso per gli scenari diffusi da Confindustria ogni volta che escono valutazioni di organismi internazionali”
SILVIO BERLUSCONI
Roma, 13 febbraio – “La crisi ha una dimensione non ancora del tutto definita, alla quale dobbiamo guardare con preoccupazione”.
e se anche le profezie fossero vere! Morire nella 2° mondiale o nella prossima 3° guerra mondiale! o per un virus! sembra che abbiamo il dono dell’immortalità e quindi la morte ci fa tanta paura!
A me personalmente fa più paura una vita spesa male ,senza valori e senza rispetto per gli altri.
Altapatagonia